20 giu 2014

Spazio #6


E' uscito da poco il numero 6 di Spazio, free press per bambini: interessante e bello, come sempre, e che mantiene la promessa di essere pensato e fatto da persone convinte che bambini e adulti possono parlare con lo stesso linguaggio."Perché se sei bambino ti meriti belle parole e belle immagini. E se sei adulto anche". 
Dopo Spazio #1 – Quelli che cambiano il Mondo, Spazio #2 – Il Corpo, Spazio #3 – La Musica, Spazio #4 – Giocare, Spazio #5 – La Tecnologia, Spazio #6 è a proposito di alberi, e nasce, come  gli altri numeri, dalla fantasia e passione di 4 professionisti e genitori  - Elisa, Stefano, Federica e Chiara - e con il sostegno di uno sponsor "tematico", in questo caso Oldfloor.  La rivista cartacea si può trovare nei negozi Città del Sole di una ventina di città italiane e in alcuni musei come Palazzo Grassi a Venezia e il Museo del '900 a Milano ma tutti i numeri sono scaricabili gratuitamente in pdf.
L'innovativo progetto di Spazio, iniziativa che, almeno in Italia, non ha eguali sia per format sia per sistema distributivo, è andato arricchendosi e strutturandosi dalla sua nascita nel 2013 e oggi conta anche su un sito ricco di contenuti e di riflessioni.  

17 giu 2014

Letture mondiali

Ogni quattro anni arrivano come un tormentone dell’estate italiana, ovunque si giochino, i Mondiali di Calcio, occasione di internazionalità, sportività, e , perché no, di conoscenza, di solidarietà, di intraprendenza, creatività e sensibilizzazione.
La Libreria dei Ragazzi sfodera allora quattro titoli con cui difendere i suoi lettori dalla dipendenza passiva e trasformarli in tifosi attivi e coinvolti.
Innanzitutto occorre informarsi con l’agile volume “The Official 2014 FIFA World Cup Brazil” (ediz. Magazzini Salani): dai calendari delle partite, alle caratteristiche e alla storia di squadre e calciatori, agli allenatori. Questo di Salani è un libro ricco di curiosità e stimoli che va a scavare anche nella storia dei precedenti Mondiali tenutisi in Sud America.
Altro modo per non restare passivamente ipnotizzati davanti alle partite è quello di giocare. Non ancora selezionati nella Nazionale, i giovani lettori potranno però darsi a “Il calcio con le dita” con l’omonimo libro di Carlo Carzan pubblicato da Editoriale Scienza. Si tratta di un attraente e ricco libro-gioco che permette di giocare al calcio in punta di dita: contiene 2 campi da gioco in cartoncino e i giocatori-pedine della dimensione di tappi di bottiglia, che si possono decorare per la formazione delle squadre. Quella del Brasile, assicurano gli editori, non manca! Oltre a “far muovere le mani” il libro insegna anche le tecniche del dribbling, i tiri in porta, le tecniche di tiro, come si fa uno striscione, non tralasciando le regole della tifoseria o le origini di un gagliardetto.
A mostrare un volto del calcio lontano dalla competitività ma più vicino alla sana condivisione di passioni, è invece il volume proposto dalle edizioni Lo Stampatello sempre attente al lato più “etico” e sociale dei fenomeni. Caio Vilela e Sean Taylor firmano per loro “Gool!” dove l’unico urlo da stadio è “Se c’è un pallone…ci sarà sempre qualcuno che vuole giocare a calcio”. I due autori propongono un viaggio fotografico intorno al mondo, dove bambini di tutti i colori e di tutti le condizioni sociali sono impegnati a dare un calcio al pallone, che sia di plastica, di cuoio o fatto di calze arrotolate e carta di giornale. Tante lingue e un unico linguaggio, quello del gioco.
Tono simile ma soffermandoci nel microcosmo di una esistenza quotidiana e tutta italiana per l’ultima proposta Brasile 2014. Arriva da Il Castoro ed è “Troppo mitico” scritto da Gianfranco Liori per chi si sente un po’ in difetto a non seguire con la dovuta passione le sorti del nostro sport nazionale durante i Mondiali. La storia è quella di Salvatore, che vorrebbe diventare scienziato, ma ha un papa’ che fa di tutto per farlo diventare un campione di calcio. Il paradosso è che il calcio gli riserverà un gran successo.

15 giu 2014

Progetto Quaderni Aperti


Possono i contenuti dei quaderni di scuola aprire un canale di dialogo tra persone di generazioni e culture diverse?
Il linguaggio semplice ma molto comunicativo dell’esperienza scolastica, che accomuna tutti gli esseri umani, può essere veicolo di aggregazione e stimolare iniziative didattiche nuove?
Il Progetto Quaderni Aperti nasce con l’obiettivo di dare risposta a queste domande attraverso la raccolta di un archivio di quaderni scolastici in costante espansione, patrimonio comune che può crescere grazie al contributo di tutti.
Le iniziative promosse affiliate a questo progetto, sviluppate in collaborazione con compagnie teatrali, associazioni, musei, università, saranno un’occasione per costruire momenti di condivisione di memorie e percorsi didattici innovativi.
Il progetto è di natura partecipativa, non solo per quanto riguarda la raccolta archivistica, cui chiunque è invitato ad aderire donando o prestando i propri quaderni, ma anche perché prevede forme di collaborazione con organizzazioni o anche singole persone interessate all’uso dei contenuti dell’archivio.
Intanto è bello sfogliare la galleria, tufferai nelle immagini, temi e componimenti..sarà inevitabile innescare una serie di considerazioni, confronti e riflessioni intergenerazionali!

10 giu 2014

Muore Eric Hill, il papà di Spotty


Eric Hill, il papà del cagnolino Spotty, Spot in lingua originale, se ne è andato a 86 anni
Sul comunicato della famiglia si legge: "Nonostante questa perdita sia per noi un grande dolore, possiamo dire che prendiamo qualche conforto nella gioia che egli ha portato a tanti bambini e famiglie attraverso il suo lavoro. Sappiamo che Spot, e quindi Eric, è stato molto amato in così tante case e durante tante letture della buona notte. E sappiamo di condividiamo il nostro dolore con molti”.
E, davvero, il piccolo Spotty con le sue avventure è entrato nelle case (e nelle biblioteche) di tutto il mondo, Italia compresa.
Classe 1927, Hill, designer freelance, aveva creato il cucciolo Spot per il figlio Christopher. La pubblicazione della prima storia risale al 1980: immediato il successo e l'ascesa di Spot al top delle classifiche dei libri più venduti.
Merito non solo della simpatia e dell'immediatezza del personaggio ma anche di una geniale intuizione del suo creatore: le "alette" o "lift-the-flap" che arricchivano il libro stimolando la curiosità dei piccoli lettori.
Tante, tantissime le storie di Spotty: da "Dov'è Spotty?" a  "Spotty va dai nonni" a "Spotty vuole bene al papà" guidate da un pensare universale e generoso come emerge dalla bella intervista a Eric Hill presente sul sito ufficiale di Spot.

9 giu 2014

Piccolo Principe - 2016


Il Piccolo Principe arriverà nelle sale italiane a gennaio 2016 con Lucky Red. Diretto da Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), è tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry, che in 71 anni ha venduto 145 milioni di copie nel mondo (16 milioni soltanto in Italia) ed è stato tradotto in più di 270 lingue e dialetti. Dopo laBibbia è il libro più tradotto nel mondo.
Realizzato in animazione CGI e stop motion con un budget di 80 milioni di dollari, Il Piccolo Principe ha visto all’opera una crew di 250 talenti provenienti da Disney, Pixar e Dreamworks e un cast di star per la versione originale: il premio Oscar Jeff Bridges (l’aviatore), Mackenzie Foy (la bambina), Rachel McAdams (la madre), James Franco (la volpe), il premio Oscar Benicio Del Toro (il serpente), il premio Oscar Marion Cotillard (la rosa), Paul Giamatti (il professore), Albert Brooks (l’uomo d’affari), Ricky Gervais (il presuntuoso), Bud Cort (il re). La voce del piccolo principe è di Riley Osborne.

8 giu 2014

Dal PAC al MADRE, l'estate dei musei italiani


E' ormai qualche anno che i musei italiani si sono organizzati per offrire alle famiglie campi estivi "artistici" al termine di scuole materne ed elementari.
L'offerta diventa di anno in anno più diffusa e strutturata e, anche per il 2014, le proposte non mancano. Ecco, da Nord a Sud, alcune delle più interessanti.

Milano - gli ART CAMP di MARTE al PAC. Prendendo spunto dalla mostra in corso i bimbi si dovranno trasformare in veri art-detective per scoprire i segreti delle opere e degli artisti esposti e, ispirandosi a loro, inventare storie, fare fotografie, dipingere e scolpire con i linguaggi dell’arte contemporanea (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30;  dal 28 luglio al 1 agosto 2014 e dal 1 al 5 settembre 2014; età consigliata dagli 8 agli 11).

Bologna - l'estate di Bologna Musei. I campi estivi,  gestiti dal Dipartimento educativo MAMbo, hanno una programmazione condivisa che prevede visite e attività in più musei, con l'obiettivo di trasmettere al pubblico un'idea di museo diffuso sul territorio (dal 9 giugno al 12 settembre 2014 tutte le settimane di vacanze scolastiche tranne quella centrale di ferragosto; dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.00; età dai 5 ai 12 anni)

Roma - campo estivo al MAXXI. Laboratori, giochi, visite-esplorazione, proiezioni video e letture animate nelle gallerie del museo e nel suo giardino (giugno, luglio e le prime due settimane di settembre 2014 dal lunedì al venerdì dalle  8.00 alle 18.00 per bambini dai 4 ai 10 anni)

Napoli - tutti al MADRE.  Il museo si mostrerà come spazio pubblico da scoprire ma anche come un affascinante contenitore di storie e un’officina delle idee e delle pratiche.Il campus dura 5 giorni e si conclude il venerdì pomeriggio con una mostra delle opere realizzate durante la settimana, della quale i ragazzi saranno curatori, allestitori e illustratori per genitori, fratelli, parenti ed amici. Tutti i piccoli partecipanti riceveranno il diploma di “Esperti di arte contemporanea”.

5 giu 2014

# Generazione 2.0: tutta questione di S.T.I.L.E.


E’ vero, oggi siamo in un mondo dove i bambini e i giovani sono ormai una parte minoritaria di popolazione. “La piramide demografica è diventata un fungo: un giovane gambo sostiene, anche economicamente attraverso il pagamento delle pensioni, un pesantissimo tetto di vecchi”. Ma c’è un mondo in cui i giovani dominano ed è quello della Rete. Non si tratta per loro solo di capacità di presidio ma di un vero e proprio habitat naturale.
Per chi è nato senza web 2.0 e anche senza web 1.0 non è facile comprendere. Servono nuove chiavi interpretative e di dialogo per relazionarsi con la “Net Generation” e con la sua “web forma mentis” e l’intento del libro di Federico Capeci è proprio questo: cercare di offrire una “nuova semantica per capire i giovani”e in particolare la Generazione 2.0, Generazione "No Limits" dotata di una concezione del tempo e dello spazio (illimitato), delle relazioni umane (illimitate) e delle gerarchie sociali completamente nuovi.
Attraverso l’analisi di una mole impressionante di dati e informazioni, Capeci ci guida dunque in una interessante lettura alla scoperta dello S.T.I.L.E (acronimo per Socialità, Trasparenza, Immediatezza, Libertà ed Esperienza) della Generazione 2.0 e del suo essere proponendo una lettura del binomio giovani-web che, oltrepassando gli stereotipi, interpreta e riconosce l'originalità, le capacità, i valori e l'entusiasmo di questa generazione.