21 giu 2013

Il festival dei bambini


Qualche anno fa, prendendo atto del proliferare di nuovi eventi, Stefano Bartezzaghi si era cimentato nella composizione di una geografia italiana dei festival e scriveva: “I Matti sono arrivati ultimi, per ora: a Venezia. Potrebbero gemellarsi con la Mente, che sta a Sarzana. A Torino coabitano la Spiritualità e l'Arte e la Cultura Digitali. I caselli emiliani dell'Autosole svincolano il Diritto ma anche la Teologia a Piacenza, la Poesia a Parma, l' Architettura a Parma, Reggio Emilia e Modena, la Filosofia a Modena: la Politica, invece, a Bologna non c' è arrivata; il Mondo Antico è a Rimini, l' Arte Contemporanea a Faenza, la Bibbia a Vicenza; la Letteratura è in molti posti ma specialmente a Mantova, la Scienza viaggia tra Bergamo e Genova, l' Economia sta a Trento, la Creatività a Firenze, la Matematica era a Roma ma ora chissà; i Saperi a Pavia, i Sapori un po' ovunque, la Letteratura di viaggio in provincia di Cagliari, a Mandas; le Storie in provincia di Nuoro, a Gavoi; il Vino e la Letteratura a Potenza, il Giallo a Brescia, a Verona i Giochi di strada, a Poggibonsi le parole...”.
Ora, nell'aggiornare la mappa, dovrebbe aggiungere anche i bambini: all’Isola d’Elba. E’ infatti qui che, dal 21 al 23 giugno, avrà luogo il Festival dei Bambini, evento che inonderà di piccoli dai 3 ai 12 anni i vicoli lastricati di granito del medievale borgo di Sant’Ilario, luogo intatto e magico, abitato ormai solo da poche decine di persone, quasi tutte anziane.
Costruito interamente sul tema del viaggio nella natura, nello spazio e nelle tradizioni, il Festival ha un programma ricchissimo:escursioni naturalistiche, incontri di birdwatching, laboratori con artisti, corsi di pittura e giochi antichi come la corsa nei sacchi e le trottole, filastrocche, merende d’altri tempi e una caccia al tesoro  alla scoperta dei luoghi un tempo più rappresentativi del paese. Il risultato, per il momento, è un “tutto esaurito”.

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