24 feb 2015

YouTube Kids



YouTube è molto attraente per i bambini e molto utile per i genitori. Musica, puntate dei cartoni preferiti, video bizzarri su animali domestici sono le cose probabilmente più comuni che vi si cercano per intrattenere o accontentare i più piccoli.
Secondo Eurispes, in Italia YouTube è frequentato dal 32% dei bambini di meno di 7 anni. Eppure non è uno strumento pensato per loro e lo si vede: il rischio di trovarsi di fronte a contenti non adatti ai piccoli utenti è, infatti, piuttosto elevato (più o meno a seconda dei livelli di tolleranza dei genitori).
Il colosso del video online ha quindi deciso di porre in parte rimedio a questo problema lanciando, per il momento solo negli Stati Uniti e solo per Android, la app YouTube Kids. Questa permetterà la diffusione di episodi e di programmi televisivi per bambini in età prescolare. L'interfaccia è semplice e studiata per i più piccoli, il sistema a prova di sicurezza: se i bambini, per esempio, digitano un termine di ricerca non appropriato, l’app consiglia di tentare con una parola diversa.
Ora che YouTube Kids c'è, aspettiamo quindi solo di poterla usare anche in Italia.

20 feb 2015

Il museo in un'app

Royal Opera House game


Sempre più spesso si parla dei servizi che i musei italiani sono in grado di offrire ai più piccoli e alle loro famiglie: si valutano la didattica,  l'accessibilità e la capacità dei musei di coinvolgere i bambini. Ma come siamo messi a tecnologia?
All'estero sono molti i casi interessanti di applicazioni sviluppate dai musei (ma anche dai teatri) per il pubblico più giovane. Alcuni esempi? Il Louvre ha ideato, già da un po', Louvre Kids, la Tate ha Noisy Neighbours e persino la Royal Opera House ha sviluppato la sua divertente The Show Must Go On.
Gli esempi italiani non sono ancora molti. D'altra parte, si sa, il tema è spinoso come emerso anche nel corso dell'evento "Tecnologie digitali nella didattica museale per bambini" che si è svolto a Milano lo scorso settembre.
Non mancano comunque alcuni begli esempi italiani, più e meno nuovi. E' il caso di Ötzi, app dedicata all'uomo dei ghiacci, sviluppata dalla casa editrice digitale Larixpress di Bolzano in
collaborazione con il Museo Archeologico dell’Alto Adige. Ci sono poi le app dell'Aquario di Genova (tra queste Happy Fin consente non solo di giocare ma anche di contribuire al benessere di un delfino con una specie di adozione a distanza) e l'applicazione mobile del Bioparco di Roma. E molte altri a cui si aggiungerà presto anche quella per far visitare ai bambini il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza.

3 feb 2015

La casa dei cavalli del signor Chicco


A Grandate, poco distante dal lago di Como, in un luogo dove non te lo aspetteresti, c'è un piccolo ma bellissimo museo: il Museo del Cavallo Giocattolo.
Catalogato da guide e depliant come museo d'impresa perché nato per volontà di Pietro Catelli, fondatore di Artsana (ossia Chicco, Prenatal, Lycia, Pic ecc.), in realtà questo spazio è più un childhood museum che raccoglie una collezione unica di 650 cavalli giocattolo realizzati dal Settecento fino ad oggi e provenienti da tutto il mondo.
Ci sono quelli a dondolo e quelli su triciclo, quelli a bastone e quelli a molla, di legno o di cartapesta, di latta o di stoffa.
Si viene accolti da Fortunato, rosso e impaziente cavallo a dondolo futurista, poi c'è il cavallo da giostra Valdo, e ancora Angelo e Celestina. C'è anche un piccolo cavallino giocattolo etrusco e il cavallo-tatà Giuseppe: ognuno di loro riflette il fascino di una storia e del gioco del bambino che l'ha posseduto.
Non si possono toccare e non si possono montare: è un museo vero! Però sono belli anche solo da vedere, per grandi e piccoli. Ogni sabato ci sono poi laboratori e attività pet famiglie e la struttura del museo, allestito in quella che un tempo era la scuderia del famoso trottatore Tornese, offre spazi ampi e  adatti alla fruizione anche dei più piccoli.