29 set 2014

Votazione per la Terra dei Bambini




Il Parlamento boccia la richiesta di impegno del Governo Italiano ad assumere un’iniziativa per chiedere alle Autorità Israeliane il risarcimento per la distruzione del centro per l’infanzia “La Terra dei Bambini”.

COMUNICATO STAMPA
23 settembre 2014
Vento di Terra accoglie con rammarico la notizia del risultato della votazione parlamentare tenutasi lo scorso 17 settembre e presentata dall’On. Spadoni, sulla richiesta di impegno del governo ad assumere, in proprio o insieme alle altre istituzioni internazionali impegnate nel progetto del Centro per l’infanzia di Um al Nasser “La Terra dei Bambini” nella Striscia di Gaza, una iniziativa per richiedere alle autorità israeliane il risarcimento dei danni prodotti dai loro bulldozer durante la recente offensiva militare denominata “Margine Sicuro”. (Seduta 292° – XVII legislatura – odg n. 9/2598-A-R/30)
La demolizione, operata con bulldozer dai militari israeliani in luglio durante l’occupazione del villaggio di Um Al Nasser ove l’Ong opera, è avvenuta in violazione della IV Convenzione di Ginevra.
Aggiungiamo alcune precisazioni.
A seguito della demolizione e dopo il ritiro della fanteria israeliana, la cisterna interrata in cemento del plesso è stata colpita da una bomba, che ha creato un cratere di 10 mt di diametro. Le rilevazioni sul luogo, eseguite dal Presidente di Vento di Terra Massimo Annibale Rossi e dallo staff locale lo scorso 28 agosto, non hanno rivelato traccia alcuna di tunnel sotto la struttura.
La “Terra dei Bambini” è stata principalmente finanziata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, con denaro pubblico dei contribuenti ed era gestita direttamente dalla ONG stessa. L’intero staff locale e il personale espatriato possono testimoniare che non è mai avvenuto alcun contatto con le fazioni armate locali e che il sottosuolo non è mai stato interessato da scavi a scopo militare, nemmeno durante l’operazione “Margine Sicuro”.
Le Autorità Israeliane sono state informate del progetto e della sua evoluzione dal suo avvio. Ne possedevano coordinate e dettagli costruttivi, quanto conoscevano la sua funzione e il fatto che fosse gestito da una ONG italiana. La “Terra dei Bambini” era inoltre il cuore di due progetti ancora in corso e finanziati dall’Unione Europea e dal Ministero degli Affari Esteri italiano, mentre in passato aveva ricevuto contributi anche dalla Conferenza Episcopale Italiana.
La demolizione all’interno del villaggio è avvenuta tramite bulldozer, seguendo un piano selettivo, in cui oltre al Centro per l’infanzia sono stati rasi al suolo altri 100 edifici. Vento di Terra teme che non si sia trattato di un errore, ma che rappresenti un’azione mirata dell’esercito israeliano.
Il senso dell’Interpellanza era dunque chiedere conto alle Autorità Israeliane di un’azione lesiva dei diritti dei beneficiari, dell’azione della Cooperazione Italiana e non ultimo, dell’azione umanitaria internazionale e del sostegno alla popolazione di Gaza da parte del nostro Paese, la cui bandiera sventolava sul Centro.
La distruzione del Centro di Um al Nasser costituisce un precedente pericolosissimo, in quanto sancisce il fatto che Israele, o altre nazioni belligeranti, possano agire distruggendo strutture internazionali senza reazione alcuna, in particolare da parte dei Governi coinvolti e senza motivare il gesto.
Il precedente della distruzione del Centro mette inoltre ulteriormente a rischio l’attività degli operatori umanitari, che nelle strutture della cooperazione operano.
Vento di Terra chiede al Governo Italiano che venga riconsiderata l’azione di richiesta al Governo Israeliano di dar conto della distruzione della Terra dei Bambini e del relativo risarcimento. 

26 set 2014

A Torino si nasce con la cultura


Nati con la cultura: dal 23 settembre lo saranno tutti i bambini che vedranno la luce all'ospedale Sant’Anna di Torino. Il progetto, presentato all'ospedale torinese dal Ministro Franceschini e dalla Presidente della Commissione Europea Cultura ed Educazione Silvia Costa, è stato promosso da Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus e da Palazzo Madama e prevede che, a ogni bambino nato al Sant'Anna, venga consegnato un "Passaporto Culturale". Grazie a questo documento, la famiglia potrà visitare gratuitamente Palazzo Madama per un anno e scegliere un’opera o un ambiente per scattare una foto ricordo con il neonato che diventerà subito “cittadino della cultura”.
L’iniziativa, che mira ad ampliarsi ad altre città italiane (Pier Luigi Sacco, Direttore di Candidatura Siena2019 ha già annunciato di volerla adottare nella città toscana visto che "è l’intera città ad essere nata con la cultura") ha, secondo Silvia Costa, tutti gli elementi per diventare un progetto europeo.
Per il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu “questo passaporto è un modo per educare i bambini, e quindi le loro famiglie, a conoscere e amare il nostro patrimonio culturale e ad essere capaci di prendersene cura e tramandarlo”.
La cultura entra, così, a far parte delle raccomandazioni per una buona crescita.

21 set 2014

FARM CULTURAL PARK-Enjoy Contemporary Sicily

Farm Cultural Park è una Istituzione Culturale privata, impegnata in un progetto di utilità sociale e sviluppo sostenibile: dare alla città di Favara e ai territori limitrofi una nuova identità connessa alla sperimentazione di nuovi modi di pensare, abitare e vivere.
Farm Cultural Park nasce dalla intuizione di Andrea Bartoli e Florinda Saieva, una giovane coppia di professionisti che ha deciso di non trasferirsi all’estero, di restare in Sicilia, di non lamentarsi di quello che non accade, di diventare protagonisti di un piccolo, ma significativo cambiamento, di restituire ai loro cuccioli, Carla e Viola, un piccolo pezzo di mondo, migliore di quello che hanno ricevuto.
Sette piccole corti collegate tra loro ospitano una serie di piccoli palazzotti e nascondono alcuni piccoli ma meravigliosi giardini di matrice araba, ma anche un centro di architettura contemporanea, un complesso di residenza di artisti, designer e architetti. Un centro di grafica, librerie d’arte e di architettura, alberghi d’avanguardia e spazi per congressi, feste, eventi, una ludoteca linguistica e dipartimenti educativi per adulti e bambini. Favara è diventato il nuovo centro artistico contemporaneo del sud Italia: una intensa programmazione culturale: mostre di arte temporanea, presentazioni di libri, concorsi di architettura, serate musicali e spettacoli performativi.

18 set 2014

Bambino mio, oggi andiamo al museo



Il 5 agosto aveva fatto molto discutere l’articolo apparso sul Corriere della Sera che riportava le affermazioni di Jake Chapman sull’inutilità di portare i bambini ai musei:  «Non perdete tempo a portare i vostri bambini ai musei, lasciateli a casa. I genitori sono degli arroganti se pensano che i loro figli possano capire artisti come Jackson Pollock o Mark Rothko. Non c’è alcun collegamento tra la semplicità delle opere di Henri Matisse e i livelli essenziali di arte dei bambini, chi lo dice è meno intelligente dello scemo del villaggio», affermava l’artista.

Una provocazione, senza dubbio, che ha sollevato cori di protesta, in Italia e non solo, ma che ha anche offerto l’occasione per fare il punto sulla questione - portare i bambini al museo è sempre un bene o dipende anche dal come, dal dove, dal quando e dal con chi? - e per cercare di mettere un po' di ordine nel vastissimo panorama di offerta dedicata alle attività culturali dedicate ai bambini negli ultimi anni.
Ogni tanto fa bene fermarsi e riflettere.

16 set 2014

MEETmeTONIGHT-2014


L’edizione 2014 si terrà venerdì 26 settembre.
La Milano MEETmeTONIGHT si svolgerà presso i Giardini Indro Montanelli, il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” e il Planetario “Ulrico Hoepli”.
Quest’anno le attività proposte riguarderanno quattro tematiche: Ambiente, Benessere, Nutrizione e Salute.
Dalle 13.30 alle 15.30 le classi delle scuole primarie potranno partecipare, su prenotazione, ad attività laboratoriali riservate.
Dalle 16.00 alle 23.00 l’ingresso agli stand sarà libero e gratuito per bambini, ragazzi e adulti.
I ricercatori, nei 48 stand allestiti, intratterranno e coinvolgeranno i partecipanti in esperimenti e dimostrazioni. Gli ospiti avranno inoltre l’occasione di visitare 4 mostre allestite in uno spazio polifunzionale. Dalle 17.00 sono in programma una serie di talks e conferenze.
Oltre che a Milano, sono previste iniziative anche a Brescia, Castellanza, Como, Edolo, Pavia e Varese.
Nella sezione Programma del sito sono pubblicati i dettagli di tutti gli eventi previsti.
L’iniziativa – promossa da Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano-Bicocca e Comune di Milano, in collaborazione con Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – è stata organizzata nell’ambito della “Notte dei Ricercatori” che la Commissione Europea promuove in oltre 300 città europee.

11 set 2014

Marni Flower Market


Il 21 Settembre 2014, durante la settimana della moda a Milano, Marni darà inizio ai festeggiamenti del ventennale con l’apertura del Marni Flower Market all’interno della Rotonda di via Besana.
La maison lancia infatti un inedito mercato dei fiori "griffato", dove poter acquistare tutto per il gardening, con stampe Marni che richiamano i fiori. In vendita: dai portavasi decorati con stampe d'archivio alle shopping bag di tela Marni Flower Market, dai grembiuli in canvas ai vasi di ceramica stampata contenenti i semi di un fiore, oltre ai nuovi multipli degli animali-scultura in metallo e pvc presentati allo scorso Fuorisalone.
Inoltre Marni Flower Market prevede una serie di workshop gratuiti per i piccoli in collaborazione con il Museo del Bambino di Milano, che ha sede proprio all'interno della Rotonda della Besana. E in vendita ci saranno anche prodotti speciali ad hoc come grembiuli da giardinaggio fatti a mano in Zambia e borse porta-attrezzi.
Parte del ricavato della vendita dei prodotti in edizione limitata sarà devoluto a iniziative a sostegno dell'educazione infantile.

8 set 2014

Children's places. Places for children


Un’artista emergente e un giovane curatore hanno proposto al Mart un progetto sulla relazione tra bambini e luoghi.
La mostra “Children's places. Places for children” è un progetto in divenire di Elisa Franceschi che narra la relazione tra i bambini e lo spazio da loro abitato e propone, un’indagine sulla definizione del sé attraverso l’appropriazione dei luoghi. In questo caso, ad appropriarsi dei paesaggi sono i bambini, conquistatori spontanei dei posti nei quali crescono, giocano, agiscono.
Attraverso il linguaggio della fotografia Elisa Franceschi porta avanti un’indagine estetica, per alcuni versi sociologica, che rileva come i più giovani si relazionino con i posti che li circondano, con le strutture costruite dagli adulti, o con luoghi insoliti, ricreando, di volta in volta, spazi ludici a propria misura. L’esperienza diretta e profonda del prendere possesso di uno spazio è talvolta in contrapposizione con gli stereotipi sull’infanzia e gli schemi socialmente condivisi. L’attività dei ragazzi, infatti, si rapporta anche ai luoghi che non sono stati progettati appositamente per il gioco, creando un cortocircuito con i modelli normalmente precostituiti.
Alcuni luoghi tradizionalmente ai margini del mondo adulto, come edifici fatiscenti o in costruzione, terreni incolti o abbandonati, si rivelano affascinanti per i bambini, che esprimono liberamente la propria identità e la curiosità dell’esplorazione, con un senso di potere nei confronti dello spazio stesso.
Il percorso della mostra, a cura di Davide Filippi con il coordinamento di Veronica Caciolli, pone il visitatore di fronte a una disarmante quotidianità: se nell’età adulta si utilizzano principalmente la logica e la razionalità per comprendere il mondo circostante, nell’infanzia l’interazione ha regole creative, caotiche, talvolta sovversive.
I bambini esplorano lo spazio attraverso il proprio corpo e il gioco. Nella scelta del proprio microcosmo, inoltre, dimostrano di avere un’attitudine ben specifica che li porta a valutare gli spazi non sulla base di parametrici estetici, ma di parametri ideali. Uno spazio è funzionale se adatto al gioco, allora diventa in qualche modo sacro, utile, importante. 
In mostra paesaggi naturali, scenari urbani, luoghi abbandonati e spazi industriali che Elisa Franceschi racconta essere “…quegli spazi che si trovano ai margini del mondo degli adulti: qui sembra esistere una componente di “rischio” nella quale i più giovani inevitabilmente devono incorrere per diventare grandi”.

La mostra “Children's places. Places for children” allestita nel foyer dell’Archivio del ‘900 dal 12 al 25 settembre 2014 è visitabile gratuitamente come tutte le esposizioni che si trovano al di fuori delle Gallerie espositive del Museo.

2 set 2014

Festivaletteratura di Mantova-XVIII edizione


Festivaletteratura - che si terrà a Mantova da mercoledì 3 a domenica 7 settembre - raggiunge la maggiore età, e con i suoi diciotto anni riafferma la propria indipendenza e riconferma la passione per la narrazione che l’ha sempre contraddistinto.
Un'attenzione particolare come sempre è rivolta ai bambini e agli adolescenti: numerosi incontri, spettacoli e laboratori all’interno del programma sono pensati solo per i ragazzi o per adulti e ragazzi insieme, invitando spesso anche gli scrittori dei “grandi” a confrontarsi con i più piccoli.
Per costruire ogni anno un programma così vario, Festivaletteratura resta in costante ascolto di quanto si muove tra letteratura e dintorni: ma sono per primi autori e pubblico a lasciare suggerimenti, desideri, puntuali indicazioni che il Festival raccoglie per l’edizione successiva. Grazie a questa spinta ad innovare costantemente la propria proposta, Festivaletteratura riesce a mantenere viva nel pubblico la voglia di tornare a Mantova per fare nuove scoperte e riportare a casa idee e letture per un anno intero.
Impossibile citare i più di duecento eventi in programma e tutti gli autori coinvolti, per cui se avete paura di perdervi qualche incontro, laboratorio o mostra, sappiate che c’è anche la app gratuita, che trovate qui. Buon Festival!

Riapre...La Fabbrica di Cioccolato


A 50 anni dall'uscita del celeberrimo "La Fabbrica di Cioccolato" di Roald Dahl il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato un capitolo inedito del romanzo.
Ritenuto «troppo selvaggio, sovversivo e immorale» per le menti sensibili dei bambini britannici dell'epoca, il capitolo inedito di Charlie and the Chocolate Factory è stato ritrovato tra le carte di Dahl dopo la sua morte e pubblicato sabato scorso dal Guardian, accompagnato da nuove illustrazioni realizzate dal Quentin Blake che aveva già disegnato alcune tavole in passato per il romanzo. Il capitolo perduto, che nelle prime bozze di Dahl doveva essere il quinto, fu poi tagliato dalla prima edizione pubblicata negli Stati Uniti nel 1964 e nel Regno Unito nel 1967.
Nel capitolo, intitolato The Vanilla Fudge Room, Charlie Bucket – accompagnato da sua madre, e non dal nonno – e gli altri bambini vengono condotti da Willy Wonka nella stanza di fudge alla vaniglia (che è un dolce tipico del Regno Unito): «Al centro della stanza c'era una montagna vera, una montagna frastagliata alta come un palazzo di cinque piani. Per tutto il tragitto fino ai lati della montagna, centinaia di uomini stavano lavorando via con picconi e trapani, tagliando grandi grossi pezzi di fudge».

1 set 2014

Cresce chi legge


Abbiamo più volte parlato qui di Nati per Leggere, progetto nato nel 1999 e promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri con l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini (la comunità scientifica è infatti ormai concorde sul fatto che il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale sia cognitivo).
Torniamo ora a parlarne per l'iniziativa di crowdfunding che Nati per Leggere, con il sostegno di Regione Lombardia e di numerosi enti territoriali, ha messo in campo per raccogliere i fondi necessari a donare almeno un libro ai 3000 bambini che in Lombardia vivono al di sotto della soglia di povertà."La povertà non solo priva le persone dei beni materiali essenziali ad una vita dignitosa ma le esclude dall'opportunità di crescere e farsi strada nella vita. Nutrire di parole e immagini la mente dei bambini è un modo per invertire questa tendenza e per contrastare l'impoverimento culturale della nostra società."
Il titolo della campagna è "Cresce chi Legge" e le donazioni sono possibili attraverso il sito di Rete del Dono ancora per 133 giorni. Il libro che verrà donato sarà Guarda che faccia!, un piccolo volume cartonato, facilmente manipolabile e che attrae il piccolo lettore con le foto dei volti di bambini che esprimono gioia, tristezza, sorpresa, noia, sorriso e perplessità e con suoni onomatopeici in italiano, arabo, inglese, russo, spagnolo e cinese.