10 ago 2013

La geografia si impara con i piedi


“La geografia si impara con i piedi” dicevano una volta i professori. Veniva allora da chiedersi perché mai si accanissero tanto a tartassare studenti per lo più stanziali con complicatissime e temutissime cartine mute.
Chissà cosa si dice oggi nelle aule di scuola durante l’ora di geografia, in tempi in cui sette milioni e 300 mila ragazzi sotto i 18 anni fanno ogni anno almeno una vacanza e, di questi, oltre un milione e 300 mila sono partiti da soli.
Si comincia presto ad andare in vacanza senza genitori, non necessariamente con nonni o con altri parenti/adulti: a 8 anni molti bambini vanno già all'estero per viaggi di studio e la soglia minima per andare via con gli amici si è abbassata – dicono le statistiche – a 14 anni.
I più piccoli invece, in attesa di poter varcare da soli la soglia di casa con la valigia, si accontentano di concordare con mamma e papà destinazione e modalità di viaggio.
Dove si va? Al mare, certamente, e in montagna. Ma sempre di più anche nelle città d’arte: a Roma, Firenze, Venezia e Torino soprattutto.

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