11 nov 2013

Europa poco attiva culturalmente? Puntiamo sui bambini!


L'Europa sta diventando un continente meno culturalmente attivo? Sembrerebbe questa la tendenza secondo quanto emerso dalla nuova indagine sull'accesso e la partecipazione culturale della Commissione europea, appena pubblicata come Eurobarometro 399.
Era dal 2007 che non veniva realizzato una survey su questo tema e, nonostante le notevoli differenze tra Stati membri, gli europei sono meno impegnati in attività culturali oggi rispetto ad allora. Solo il 38 % infatti pratica attività come il canto, il ballo o la fotografia e, in termini di partecipazione 'passiva', coloro che si considerano molto impegnati culturalmente sono solo il 18 % dei cittadini contro il 21 % nel 2007.
Il declino ha interessato tutte le attività culturali, tranne il cinema. Le principali ragioni addotte per  la scarsa partecipazione ad attività culturali sono la mancanza di tempo (il 44 % dei rispondenti lo indica come il principale impedimento a leggere un libro), la mancanza di interesse, la mancanza di denaro (25 % motiva così la non partecipazione a concerti). E le attività meno popolari sono la lirica e il balletto: il 50% dei rispondenti indica il "non interesse" verso questi generi di intrattenimento culturale.
E gli italiani? Purtroppo nemmeno loro si salvano e, anzi, che si tratti di musei, teatri o biblioteche la loro partecipazione culturale è sempre sotto la media europea.
L'indagine ha mostrato però che oltre la metà dei cittadini europei utilizza Internet per scopi culturali e, quasi un terzo, lo fa almeno una volta alla settimana. Questo dovrebbe aprire una finestra di riflessione su come le istituzioni culturali si comunicano sulla rete e sulle nuove forme di produzione e fruizione culturale sul web.
E, per noi, l'Eurobarometro conferma la strategicità per le politiche culturali di indirizzarsi verso i più piccoli, per favorirne l'accesso e l'abitudine alla partecipazione culturale.

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