Il mondo delle app per bambini è in continua espansione. Già nel 2011 un'indagine Nielsen aveva messo in luce le dimensioni del fenomeno per il mercato statunitense e lo scorso anno Wired aveva notato come lo spazio digitale dei bambini, in particolare quello dei dispositivi mobili e delle applicazioni, fosse il più interessante e vivace del momento. Cosa che balza subito all'occhio anche facendosi un giro sull'App Store o su Google Play: le stime parlano, per il solo mondo Apple, di oltre 40 mila giochi per bambini e altre applicazioni con target prescolare.
Si tratta di un fenomeno interessante non soltanto in termini economici e di mercato ma anche culturali, sia per la qualità di un numero crescente di proposte sia per le implicazioni sulle nuove modalità di intrattenimento e di apprendimento dei più piccoli.
In questo "nuovo mondo", gli sviluppatori e creativi italiani sembrano all'avanguardia e particolarmente apprezzati, anche all'estero. Un caso per tutti è quello di Timbuktu, il cui Magazine per ipad è stato vincitore del Best Design Award al Launch Education and Kids 2012. Ma ci sono altre interessanti realtà. Tra queste, per esempio, la torinese Jekolab, che da pochissimi giorni ha fatto uscire la sua nuova app "Ditamatte Forme" e che sviluppa i propri prodotti in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Torino.
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