Si è chiusa a Sheffield il 5 luglio scorso la decima edizione della
Children’s Media Conference. 190 esperti e operatori si sono riuniti per confrontarsi sulle nuove tendenze nel mercato dei contenuti per i più piccoli e molte sono le cose interessanti che ne sono emerse. Tra queste la rivoluzione in atto nel mondo della distribuzione che si sta progressivamente spostando sulla rete e sulle app. Qualche esempio: i giochi degli
Angry Birds hanno chiuso il 2012 con 263 milioni di giocatori attivi al mese e hanno generato una serie di cartoni animati visualizzati 400 milioni di volte, per lo più all'interno delle applicazioni per smartphone. Netflix ha commissionato alla DreamWorks Animation la produzione di 300 ore di programmazione per bambini per la distribuzione online e il nuovo personaggio della Disney, Swampy l'alligatore, ha fatto il suo debutto in un gioco per cellulare. Molti produttori televisivi stanno dunque lavorando su prodotti da distribuire direttamente, attraverso applicazioni, YouTube e /o siti web. All'orizzonte di questo interessante nuovo mondo ci sono però anche delle nuvole e riguardano le modalità di gestione e di acquisto dei contenuti da parte dei più piccoli dopo il verificarsi di casi di bambini che hanno speso fortune scaricando app all'insaputa dei genitori o utilizzando moneta virtuale.
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