Messo a punto nel 2010 dall'Azienda Ussl9 insieme al Comune di Treviso, al Lions Club e all'ufficio scolastico provinciale, e nato con l’intenzione di dare ai ragazzi la possibilità di usare un social network sicuro in cui potersi presentare, conoscere e scambiare pensieri, Qwert offre anche ambiti specifici di confronto su tematiche inerenti la fase di crescita dei piccoli utenti.
Il nome del social, modulato dal neologismo “qwerty”, che indica la posizione dei tasti nella tastiera dei computer occidentali e insieme evoca la parola del dialetto locale che significa "coperto", contiene in sé le intenzioni di futuribile didattica tecnologizzata e di protezione e riparo dei giovani dalle insidie di chat, tag, post e link.
Al sistema si accede tramite password, username e tramite la sottoscrizione dei genitori di una liberatoria.
Le intenzioni sono buone, tuttavia la cosa più interessante sembra essere l'educazione ad un uso utile e consapevole dei social, più che l'obiettivo di protezione e sicurezza dei giovani. Siamo sicuri infatti che a quell'età non sia molto più bello trasgredire le regole di mamma e papà invece che avere il loro benestare anche per accedere a un social network?
Al sistema si accede tramite password, username e tramite la sottoscrizione dei genitori di una liberatoria.
Le intenzioni sono buone, tuttavia la cosa più interessante sembra essere l'educazione ad un uso utile e consapevole dei social, più che l'obiettivo di protezione e sicurezza dei giovani. Siamo sicuri infatti che a quell'età non sia molto più bello trasgredire le regole di mamma e papà invece che avere il loro benestare anche per accedere a un social network?
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