Così si legge nel trailer del film di Pascal Plisson "Vado a scuola", documentario sulla realtà di quattro bambini, provenienti da angoli differenti della terra, che per soddisfare il desiderio di imparare e conoscere affrontano, nella maggioranza dei casi quotidianamente, percorsi lunghissimi e spesso pericolosi.
Dalla savana del Kenia ai sentieri della catena dell'Atlante in Marocco; dall'altopiano della Patagonia all'India meridionale, Jackson, Zahira, Carlito e Samuel coltivano un sogno di emancipazione.
Con semplicità e naturalezza travolgenti le voci dei quattro bambini, i paesaggi della loro quotidianità e le condizioni di vita delle famiglie raccontano storie di coraggio, forza di volontà e dignità, chiaramente riprese per essere rivolte ad un pubblico infantile.
Il film innesca una necessaria riflessione sulla crescita dei nostri giovani, sull'indifferenza rivolta all'istruzione e alla cultura, la scarsa determinazione e consapevolezza alimentate dalla comodità di un presente che suscita passività rispetto al futuro, sebbene la dichiarata intenzione del regista, non sia moralistica, ma celebrativa di questi bambini così fuori del tempo attuale eppure pieni di sogni e speranze.
Dalla savana del Kenia ai sentieri della catena dell'Atlante in Marocco; dall'altopiano della Patagonia all'India meridionale, Jackson, Zahira, Carlito e Samuel coltivano un sogno di emancipazione.
Con semplicità e naturalezza travolgenti le voci dei quattro bambini, i paesaggi della loro quotidianità e le condizioni di vita delle famiglie raccontano storie di coraggio, forza di volontà e dignità, chiaramente riprese per essere rivolte ad un pubblico infantile.
Il film innesca una necessaria riflessione sulla crescita dei nostri giovani, sull'indifferenza rivolta all'istruzione e alla cultura, la scarsa determinazione e consapevolezza alimentate dalla comodità di un presente che suscita passività rispetto al futuro, sebbene la dichiarata intenzione del regista, non sia moralistica, ma celebrativa di questi bambini così fuori del tempo attuale eppure pieni di sogni e speranze.
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