Frozen è il cinquantatreesimo lungometraggio della Disney, ispirato alla “Regina delle nevi” di Hans Christian Andersen, il cui progetto, accarezzato fin dagli anni ’90, è in cantiere dal 2010, dopo il grande successo di Rapunzel (quasi 600 milioni di dollari di incasso).
La forza di questo nuovo film di animazione sta nelle due protagoniste, che seppure decisamente rivolte ad un pubblico femminile, alterando così l'originale fiaba di Andersen, riescono a rendere emozioni, sentimenti, risvolti psicologici e sfumature complesse attraverso la semplicità di orecchiabili canzoni, sontuosi costumi e architetture nordiche, in una rappresentazione che si avvicina a quella di un musical teatrale supportato da uno straordinario livello tecnico del digitale.
Tuttavia la regina bella ed elegante e la principessa coraggiosa, buffa e divertente vengono affiancate da personaggi meno convincenti: il brutto e goffo pupazzo delle nevi insieme al cattivo sciapo e privo di nerbo smorzano il tono drammatico, rendendo il film meno avvincente per gli adulti e anche meno memorabile per i piccoli.
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