Capire come i bambini vedono Milano: è questo l'obiettivo della ricerca, promossa dalla Fondazione Bertini Malgarini e condotta dallo SPAEE dell'Università Cattolica, presentata a Palazzo Marino nell'ambito del convegno "We Care: crescere nella Città Metropolitana- La Città per te".
Una ricerca interessante, non solo per i risultati ma anche perché dà voce ai cittadini più piccoli, cittadini raramente oggetto di studio nella loro soggettività collettiva.
Scopriamo così, dalla voce di 629 alunni della scuola primaria e secondaria, che, a Milano, il posto dove si sentono più sicuri è il proprio quartiere, quello in cui imparano di più è la scuola e che i luoghi che piacciono di più sono il cinema e il parco/cortile. Ancora, ci dicono di essere stati al Duomo (quasi il 90%), di aver visitato il Castello Sforzesco e molti altri musei della Città anche se i musei sono terzi classificati nella lista dei luoghi che considerano più noiosi.
In generale, la Città ne esce abbastanza bene: più della metà del campione le dà un voto buono o molto buono anche se al 62% non dispiacerebbe vivere altrove, sia a Torino, a Roma, a Vicenza, a Boston o in Canada. Alcuni servizi e luoghi, come per esempio le biblioteche e i centri sportivi, evidenziano un ruolo particolarmente importante nella vita dei bambini milanesi, altri devono ancora lavorare per rendersi visibili e rilevanti agli occhi di questa giovane utenza.
I piccoli studenti milanesi hanno valutato anche i loro concittadini più grandi che sono "gentili" e "amichevoli" ma anche "indifferenti" e "non ti guardano", soprattutto quando cresci.
Scopriamo così, dalla voce di 629 alunni della scuola primaria e secondaria, che, a Milano, il posto dove si sentono più sicuri è il proprio quartiere, quello in cui imparano di più è la scuola e che i luoghi che piacciono di più sono il cinema e il parco/cortile. Ancora, ci dicono di essere stati al Duomo (quasi il 90%), di aver visitato il Castello Sforzesco e molti altri musei della Città anche se i musei sono terzi classificati nella lista dei luoghi che considerano più noiosi.
In generale, la Città ne esce abbastanza bene: più della metà del campione le dà un voto buono o molto buono anche se al 62% non dispiacerebbe vivere altrove, sia a Torino, a Roma, a Vicenza, a Boston o in Canada. Alcuni servizi e luoghi, come per esempio le biblioteche e i centri sportivi, evidenziano un ruolo particolarmente importante nella vita dei bambini milanesi, altri devono ancora lavorare per rendersi visibili e rilevanti agli occhi di questa giovane utenza.
I piccoli studenti milanesi hanno valutato anche i loro concittadini più grandi che sono "gentili" e "amichevoli" ma anche "indifferenti" e "non ti guardano", soprattutto quando cresci.
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