30 lug 2013

Toccare l'arte


Toccare un’opera d’arte. Esperienza non frequente, per non vedenti e per tutti, nel nostro Paese dove l’arte e il patrimonio culturale sono in genere poco accessibili alle persone con disabilità.
Sta, anche in questo, l’interesse delle “Visite Tattili” a Palazzo Strozzi ogni primo giovedì del mese e dell‘iniziativa per tutti, dai 3 anni in su, “la Sacca dello scultore”, entrambe organizzate nell'ambito della mostra “La primavera del Rinascimento”.
Non solo per non vedenti, l'esperienza tattile è fondamentale: anche come conoscenza pre-visiva.
Vedere+toccare è una somma maggiore dei due addendi e, applicata alla scultura, avvicina enormemente il fruitore - di qualunque età - al lavoro dello scultore, ne segue, per così dire, il percorso.
Toccare per conoscere vuol dire poter esplorare nei dettagli le pieghe, i chiaroscuri, gli aggetti, le superfici plastiche che si modulano delicatamente.
L’ultima visita tattile, che si svolgerà il 1 agosto, propone un itinerario incentrato sul Dossale d’altare di Pagno di Lapo Portigiani e Michelozzo del Museo Stefano Bardini di Firenze. La Sacca dello scultore è invece una valigia che propone esperienze tattili per grandi e piccoli. A partire dal contenitore: una borsa realizzata con pellami diversi che regalano sensazioni tattili differenti. E, poi, con il contenuto di testi e giochi, differenziati per fasce d’età, da fare davanti alle opere per esplorare la mostra (aperta fino al 18 agosto) in modo ludico e non convenzionale.

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